Maria Organtini


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Poesie

Le opere Poetiche > 2004-Venti caldi e tele sfilacciate - Ediz. Montedit

Venti caldi e tele sfilacciate...


Torna, nel suono dei tamburi

torna nel ritmo del xilofono
l'immagine mai dimenticata
tra venti caldi e tele sfilacciate
nelle trame bruciate d'incolti passaggi.

Ambienti uguali e distorti
echeggiano di suoni violenti
che stringono in lacci laceri
creazioni danzanti nel passato.


Memorie d’estate


Ho versato il tè

dalla caraffa sbrecciata.
(odio il tè)
Tu sbucci una mela
e scivola nel piatto
la spirale verde
della sua anima.
L'afa mi distrugge
in questo mare
solitudine unica.
Torna il rito antico
delle memorie consegnate
alle immagini dell'estate.
Dove sono emigrati i sogni?


Al concerto del M° Speranza


Note musicali scivolano

dalla tastiera, sull'anima
come acqua di rugiada
nella "Canzone di settembre".
Mote vive, inebrianti e dolci
in attesa di un refolo
di vento autunnale che tarda
in mezzo ai ferri battuti
della balaustra sospesa
sulla Sala del Concerto.

Milano, 18 ottobre 1998


Mariacristina Pianta


Fu luna di giugno

nuova nel segno
a rivelare il tuo segreto,
Il gelsomino notturno
invase l'aria,
mise a nudo la tua grazia
e sì avverò
il sogno della luna.

Monza, 6 giugno 2003

Nella notte che viene


Viene danzando la notte

e l'ebbrèzza dei tuoi baci
segna giri di perle
attorno ai miei seni.
Amore che m'ami
amami sempre con forza;
apri i vortici del mio cuore
e fai scorrere lente le ore
del tempo che crea ansie.
Fonte della mia vita
disseta il mio corpo
libera il tuo canto
e fuggì con me
nella notte che viene.


Donna Luna


Si cerca nell'ombra

il sogno di una carezza
rubata al giorno.
Sì tanta luna vergine
attesa di stelle
nel firmamento giace.
Nell'onda che sale
e stravolge in maree
forme sconfitte
dall'ansia del giorno.
A sera, bianca signora
improvvisamente ti concedi
un respiro di vento
nella primavera
che avanza a lambire
i tuoi sogni.


Preghiera in memoria di Alfredino


Signore, aiutami a nascere

nella morte
a vivere nel fango
della vita
senza desiderare
il sole.

Signore, che hai voluto
questa morte
dandomi una tomba
di ghiaccio
fammi accettare
la mancanza del sole.

Signore perché - senza peccato -
devo morire
io che non so odiare
e ancora spero
che Tu mi venga a salvare!

Anna Robiati


Nel mattino rosato dall'Aurora

si schiude al Mondo la Promessa
di Pace per l'Umanità.
Gli uomini di fede si incontrano
per le strade del Mondo.
Le vie sono infinite e tortuose,
noi non possiamo conoscerle anzitempo.
Ma, quando tu lasci che a parlare
per te sia l'Amore per il fratello
allora vedi nascere il fiore dell'Amicizia
e ti accorgi che per riscaldare il cuore
non occorre un fuoco; basta il raggio
timido e rosato dell'Aurora.

Monza, 16 dicembre 1998


Ti chiamo per nome


Ti chiamo per nome, oggi che non ci sei più.

Il tuo nome a me caro nel ricordo del tuo sorriso.
Andavamo, mano nella mano la sera
lungo le strade di Roma.
Parlavamo del giorno appena trascorso,
facevamo progetti per il futuro.
Raccoglievamo pensieri a grappoli.

Con le olive verdi, tu inventavi giochi.

Linda, mamma dolce, ho bisogno di te
delle tue braccia a stringermi forte.
Forte, il ricordo non m'abbandona
del tuo seno caldo: accoglienza devota.
Parlo di te, a mia sorella
che troppo piccola fu sola.

Mentre da un'immagine in cornice
torni a sorridere per noi.

Monza, 3 maggio 1999


Varcando la soglia


Oltre il tempo

oltre le stagioni della vita
conservo, racchiuso nel cuore
il ricordo e, varcando la soglia
cerco le tue mani, il tuo sorriso
che modella un’immagine
riflessa nell’anima

Monza, 21 ottobre 2001

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