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Le prefazioni scritte
Antologia del Premio Letterario “Città di Monza 1999”
Quest'AntoIogia della prima edizione del Premio di Poesia Città Monza, è il frutto di una scelta fra gli oltre duecento (partecipanti che da ogni regione d'Italia e dall'estero, sono giunti a noi per portare il senso della speranza, che ogni essere umano racchiude e coltiva nell'animo. Come scrive Massimo Scaligero nel suo Trattato dei pensiero vivente «...L'uomo non è passivo ricettore dell'esperienza terrestre, ma cooperatore del suo compiersi... i cui stati d'animo non siano il gioco della natura in lui, ma la presenza gitante dello spirito».
Questo divenire della materia che nel poeta si tramuta nel verso ancorato all'esperienza umana, noi lo ritroviamo nella poesia risultata vincitrice: Le donne dei Taliban di Marisa Elia di San Pietro (Brindisi) che ha saputo esprimere la condizione femminile di quelle tribù perché simile e quella che ancor oggi vivono molte donne nel nostro Paese.
Il poeta è colui che percepisce le mutazioni, vive i disagi, grazie alla sua particolare sensibilità, ma sa anche cantare le gioie e la bellezza della natura. Tutto ciò si trova racchiuso in quest'Antologia realizzata con notevole sforzo editoriale.
La cultura poetica di Monza, ha trovato in questo Premio Città di Monza, l'occasione per portare a conoscenza i fermenti, le aspirazioni di tanti suoi figli che grazie alla collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e il Cenacolo dei Poeti e Artisti di Monza e Brianza hanno potuto far conoscere il proprio pensiero, l'espressione unica del sentimento poetico e confrontarsi con tutti coloro che sentono, amano e vivono ìa poesia.
Il mistero dell'Uomo non finirà mai di stupirci, il suo pensiero può animarsi e vivere oltre ogni confine, superare tutte le barriere, esistere finalmente libero nei cuori nelle menti di ognuno di noi purché siamo pronti ad accoglierlo.
E Monza si apre oggi, con quest'Antologia, all'accoglienza per tutti coloro che vi hanno aderito sperimentando così la propria attività pensante nel senso del vero, del buono e del bello che sono racchiusi in ogni poeta.
Antologia del Premio Letterario “Città di Monza 2000”
“La vera poesia è riconoscibile dai fatto che ha potere liberatorio.
La vera poesia ha la capacità di liberarci, come un Vangelo laico,
dai gravami terreni che ci opprimono
donandoci serenità interiore e benessere esterno...”
È questa una delle massime di Goethe che mi sento di condividere e che mi permette d'introdurre il tema di questa seconda edizione del Premio Internazionale di Poesia «Città di Monza 2000». Quanti poeti, giunti da diverse regioni italiane riuniti nello scenario del Teatrino di Corte della Villa Reale che per una sera hanno fatto ascoltare i loro versi tra quelle mura ricche di storia!
Tutte le poesie raccolte in quest'antologia avrebbero dovute essere ascoltate perché in ognuna di esse si cela l'esperienza dell'uomo, il suo grido ora dì gioia, ma molto spesso di dolore. Quello che ci ha fatto molto piacere in questa edizione, è stata la partecipazione dei giovani che hanno saputo interpretare le loro aspettative con tematiche d'attualità rese con versi chiari e profondi
La poesia è patrimonio di tutti e tutti possono esprimere attraverso di essa i propri sentimenti come ha fatto Don Maurizio Rolla vincitore del 1° premio con la poesia «Pietra viva» ispirata sì al Duomo di Monza, ma reale nell'esperienza di un sacerdote che sente come «Pietra viva» le sue mura e così quelle di ogni Chiesa dove gli uomini tutti, portano il loro fardello di vita vissuta. La storia, il contatto con la realtà, anche la materia inerte che troviamo nelle pietre come nella poesia di Ines Carretto «Voci di pietre»' o «Memento» di Gii Pezza e tante altre ci portano a riflettere come questo terzo millennio che stiamo vivendo dia spunto ai poeti per riflessioni e meditazioni alle quali anche i giovani sanno rispondere con entusiasmo: vedi la poesia di Laura Accerboni «II fiume» una bella immagine del poeta contemporaneo Mario Luzi. La poesia si nutre nell'esperienza dei grandi poeti e ogni nuovo poeta, aggiunge con i suoi versi, una goccia nel grande mare dello Spirito universale dell'amore che unisce tutti gli uomini.
Antologia del Premio Letterario “Città di Monza 2001”
La poesia è «critica della vita» così si esprimeva Ezra Pound e noi pensiamo che sia vero specialmente se ne applichiamo il concetto alla terza edizione del Premio Internazionale di Poesia «Città di Monza 2001», vinto da Giorgio Armando di Genova con la poesia «Homeless». La storia dei «senza fissa dimora» è una «critica» seppure descritta con affettuosa partecipazione, ma è la vita che si vive nelle nostre città. Noi cerchiamo sempre, attorno, nel mondo, i parametri della nostra esistenza. I poeti osservano, descrivono e ci porgono le emozioni filtrate dall'onda nostalgica della memoria. Tante, tantissime poesie recano questo messaggio. E non importa se a scrivere sia stato un «giovane» o un anziano poeta. 11 tempo è identico e canta per tutti il suo «Valzer triste» come nella poesia di Laura Panighel risultata prima nella sezione giovani.
E stata ancora una volta un'esperienza importante, l'incontro con tante voci poetiche che scelgono liberamente l'espressione a loro più congeniale per far sentire la presenza: «ci sono anch'io!». Bravi, bravi a tutti, perché avremmo voluto potervi premiare tutti.
Antologia del Premio Letterario “Città di Monza 2002”
Dicono che l'usignolo si trafigga il petto con una spina quando innalza un canto d'amore. Tutti noi facciamo lo stesso, come potremmo cantare altrimenti?. È questo un aforisma di Gibran, un poeta che tutti conoscono, ma che ho scelto per parlare dei poeti che hanno partecipato alla quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia «Città di Monza 2002» perché mai come in quest'occasione i partecipanti hanno dimostrato attraverso i loro lavori, di aver sofferto nel proprio cuore i sentimenti descritti nelle poesie. Amore, dolore, compassione sono gli elementi fondamentali dei versi che troverete in quest'Antologia come nella poesia «I colpevoli» di Giulia Marcolin risultata vincitrice per la sezione giovani, dove la giornata dei carcerati viene analizzata con sincera ed emozionata partecipazione nel segno di un'originalità capace dì assicurare status canonico al testo: «La nostalgia, come una barca dimenticata dal sonno, trema nell'ombra...» sono parole che accendono subito una scansione di tempo indefinito dove l'occhio indiscreto del poeta fruga senza malizie, ma con senso responsabile delle sue emozioni. Sebbene con altre immagini più consuete, anche la poesia di Danila Olivieri vincitrice per la sezione adulti con «Accosto il volto alla tua scorza» ci parla di sentimenti vissuti con grande intensità nell'ambito degli affetti familiari. La «famiglia» ha riscoperto il suo fascino poetico proponendosi come intermediaria nel fraseggio usato da diversi autori a volte con nostalgia, altre come motivazione trainante del ricordo ad essa legato, Forse un bisogno d'estetica letteraria ha mosso gli autori dove l'ansia del quotidiano si sono sommate a quelle ispiratrici morali di una società alla ricerca di nuove immagini come nella poesia di Ornar Miccoli «...A Zeshan N.», i cui versi sofferti in bagliori di ricordi di vita pakistana parlano di un'amicizia che valica il confine tra i popoli. La poesia è tutto questo e ancor di più. Il poeta è colui che sente l'imperativo a scrivere per comunicare quella solitudine che lo pone a confronto con se stesso; a meditare sui mali della vita per recuperare uno spazio che altrimenti verrebbe annullato insieme alla sua fragilità.
Antologia del Premio Letterario “Città di Monza 2003”
Nel segno di un'interpretazione umana, il verso poetico appare come una luce che attraversa il quotidiano vivere e gli conferisce quel «quid» che da sapore all'esistenza. Il Premio Città di Monza 2003, giunto alla sua quinta edizione, ci ha gratificato di una numerosa e qualificata partecipazione. L'attenzione per le tematiche del quotidiano, ricche di spunti ed espressioni semantiche, danno valore ai versi racchiusi in quest'Antologia che ha in copertina il disegno di «Via Lambro» un angolo caratteristico di Monza dal quale si vede il campanile del Duomo. L'opera è stata realizzata da un noto pittore monzese: Riccardo Colombo, che è stato anche un bravo poeta, scrittore della terra di Brianza.
Il ricordo, la memoria del tempo sono stati i temi prescelti dagli autori tra cui ricordiamo Franco Fiorini, la sua sensibilità nell'esprimere i sentimenti e le emozioni di un ritorno alle care abitudini: «...Rimanda la memoria-padre-ai tuoi ritorni/specchiati dentro agli occhi dell'attesa...». Adriana Scarpa nella sua «Dimensione ritrovata» che le fa scrivere: «...Ora posso aprire lo scrigno segreto». È nell'intimità che il poeta si libera e rende partecipi gli altri delie sue esperienze. In quest'ottica di approfondimento delle proprie emozioni, il tema della ricerca e dell'attualità è stato ben rappresentato dalla giovane poetessa Aura Piccioni e dagli altri vincitori della sezione Giovani che ne ha evidenziato la maturità e l'attenzione alle problematiche della vita. Un Premio e un'Antologia, a testimonianza dell'amore e della gioia di tutti i poeti partecipanti e i cui lavori sono contenuti in essa.
Antologia del Premio Letterario “Città di Monza 2004”
Tutti noi, uomini e donne, viviamo in un mondo dove la civiltà tecnica ci pone al centro di messaggi, segni, simboli, che ci bombardano nel quotidiano con slogan, consigli e pareri non richiesti e che, quasi sempre, ci lasciano indifferenti. Ma quando ci troviamo di fronte ad un testo "poetico" ecco che sentiamo di recuperare la nostra dignità di persone perché in esso è racchiusa l'emozione e l'anima trova alfine il suo appagamento e ci sentiamo in comunione con colui che ha scritto il "verso". I bambini adoperano l'immaginazione per testimoniare la loro realtà. I poeti impegnano anima e corpo con la totalità dell'artista per vivere intensamente la vita.
In questa sesta edizione del Premio "Città di Monza 2004", i partecipanti ci hanno consegnato opere di valore dove alle proprie emozioni hanno saputo unire le esperienze del quotidiano a cominciare da quella di Domenico Bulfaro che con la poesia "Nuca contatto n°31" ha vinto per la sezione adulti. La poesia essenziale eppure pregna d'immagini che celano il rapporto intenso, amorevole, che intercorre tra padre e figlio. Gn messaggio di pace chiaro e intenso ci arriva dalla poesia del giovane poeta, Giovanni Schiera con la poesia "Tu bimbo" dove l'ansia del futuro delle nuove generazioni è diretto ed efficace. Quello che ha differenziato questo Premio dai precedenti è senz'altro la maturità e la consapevolezza delle problematiche del nostro mondo, dove guerre e dolore, sono divenute parte integrante del vivere di tutti i giorni. Il grido dei poeti, la denuncia corale deve farci riflettere. Ho avuto già modo, negli anni precedenti, di puntualizzare che il poeta è colui che vede e prevede anticipando i tempi, l'evoluzione dell'uomo. Ma egli è anche colui che può, attraverso l'amore, la gioia, la gratuità del suo messaggio salvare l'uomo e restituirgli la dignità di se stesso. Questo mi sento di augurare a tutti voi. Un impegno globale verso il buono e il bello per una futura migliore società che accanto alla scienza non dimentichi mai la poesia.
Antologia del Premio Letterario “Città di Monza 2005”
Il Poeta vive e ascolta la natura, ne parla perché sente che è nella natura che ogni termine è un principio nel senso di una evoluzione continua perenne verso l'Assoluto.
La consapevolezza del sacro, del divino è privilegio dello spirito dell'uomo, è speran-za profetica rivelata dalla natura.
Singolarmente, ogni partecipante alla settima edizione del Premio Internazionale di Poesia "Città di Monza 2005", ha fatto sua questa definizione donandoci poesie ricche di contenuti umani, sociali dove l'Uomo ritrova se stesso percorrendo sentieri di Pace come per la poesia 1° classificata della sezione adulti: "La città del Sole" di Carmen De Mola.
Ma, ogni singolo testo si rifa all'aspirazione dell'Assoluto che alita nelle case della Natura a cui la parola del poeta obbedisce come il pennello del pittore o lo scalpello dello scultore che incide l'oggetto. Noi troviamo questo elemento anche nella poesia di Giuliana Gilli "Fotogramma di leggenda" classificatasi al 2° posto che partendo dalle immagini suscitate dai ricordi agresti, ci narra del suo filiale sentimento. Tante sono le visioni esaltanti racchiuse nei versi di questa particolare edizione che anche tra i giovani ha saputo suscitare emozioni e "Lacrime", non a caso la poesia vincitrice di Giovanna Garzia ha proprio questo titolo.
Citando Goethe:"Come Adamo nell'Eden l'Artista rida il nome ad ogni cosa, invita gli uomini ad uscire dal tempo lasciandoli ancora nella vita del giorno, celebra le forze spirituali per animare il nulla e superare paure e meccanicismo."
Leggere tutte le vostre poesie, non importa se alcune non sono state premiate, è a mio parere un esercizio che fa bene al cuore perché in esse si evidenzia quel desiderio di bello e di buono che ognuno di voi sa trasmettere.
La poesia sa donare la parte più belle degli uomini:lì rende unici, fratelli al di sopra di ogni dogma e ogni differenza di nazionalità. Il poeta è "grande" sotto ogni latitudine.
Antologia del Premio Letterario “Città di Monza 2006”
L'accortezza del poeta riguarda la forma, l'argomento glielo offre,
fin troppo generosamente, il mondo, il contenuto scaturisce
spontaneamente dalla pienezza del suo io inferiore...»
(da una massima di Goethe}
L'ottava edizione del Premio Internazionale dì Poesia «Città di Monza» 2006, quest'Antologia ne fa fede, ci ha fatto incontrare poeti che hanno saputo cogliere, a piene mani, dall'esperienza della vita. Il vissuto odierno che trova spazi per calarsi nell'anima del poeta e creare meccanismi di comunicazione dove a dettare le parole sono i gesti amorosi, le abitudini consolidate nel tempo, le immagini che occupano i nostri pensieri e quelle che ci appaiono all'improvviso in una giornata di sole e ci riportano al nostro passato vivo nei ricordi e nelle emozioni.
Come possiamo non emozionarci leggendo la poesia di Fabio Rìccardi «A mia madre», vincitrice della sezione giovani, dove un figlio riconosce la sua impotenza di fronte al tema della maternità e lo esprime con tanta forza: «...non ho mai saputo rapportarmi/ al mistero della mia carne/ che trova ragione nelle tue membra...». E allora ci riesce facile rileggere la massima di Goethe e confrontarla con il testo. Ogni poeta si ritrova in queste parole.
Ma, anche guardando agli altri vincitori, troviamo il senso profondo di quest'amore che nasce dall'osservare la natura, i suoi scenari che ci colpiscono e affascinano fino ad integrarsi con il nostro modo di sentire per cui il ricordo del passato, la memoria evocativa ci prende e ogni cosa torna nuova alla mente e lo scrivere diviene quasi una liberazione dell'anima che finalmente trova una ragione d'essere. Danila Olivieri, vincitrice per la sezione adulti con la poesia «II tempo» ci offre proprio quest'opportunità.
In questa edizione del Premio, ritroviamo la tradizione culturale, cui la filologia fa riferimento, cioè la coscienza della continuità di certi valori e di certe impostazioni pur presentando testi moderni non privi di un rinnovato senso dialettico. Questo è per noi motivo di soddisfazione che ci sprona a continuare in un dialogo aperto con tutti voi che ogni anno partecipate sempre numerosi e con testi veramente di livello rendendo Monza città della Poesia!
Antologia del Premio Letterario “Città di Monza 2007”
Il Premio Internazionale di Poesia «Città di Monza 2007» ci ha portato una ventata di cultura nel campo della poesia che credo sarebbe piaciuta molto ad Umberto Montefameglio fondatore e presidente della Montedit che molti hanno avuto il piacere di conoscere e che fu tra i promotori, m'incoraggiò a credere nella creatività umana e a portare avanti questa manifestazione giunta alla nona edizione. Notevole il numero di partecipanti da diverse Regioni d'Italia e anche dall'Estero. Ma sono stati i testi poetici a darci la misura della crescita culturale dei partecipanti. Credo che sfogliando questa Antologia, il senso dello stupore potrà facilmente cogliere il lettore e non parlo solo per coloro che hanno meritato di vincere e dì essere tra i primi dieci, bensì anche dei testi finalisti che ci hanno riservato non poche piacevoli sorprese per cui il lavoro della Giuria è stato particolarmente difficoltoso. Goethe individuava otto vie della poesia e mi piace ricordarle perché in esse è racchiusa la chiave di lettura di queste poesie: il cielo, il creato, i colori, il silenzio, l'evocazione, le ore, l'eterno e la parola. Ogni poeta ha in sé la peculiarità di significare una o più di queste vie a seconda del proprio stato d'animo, della propria vicenda umana, del vissuto che non si ripete ma è in continua evoluzione e questo gli permette di esprimere concetti condivisibili con gli altri esseri con cui viene in contatto nella lettura dei suoi versi. La poesia è un dono.
Il Club degli Autori, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Monza che insieme al Cenacolo dei Poeti e Artisti di Monza e Brianza promuovono il Premio Internazionale di Poesia sono onorati di questa occasione d'incontro per la "coralità" delle voci che giungono da ogni parte e che nel momento in cui l'Antologia prende corpo diventano una realtà che unisce, alimentando uno scambio culturale di notevole spessore umano.
Mi piace concludere questo mio intervento con alcuni versi del poeta Boris Pasternak tratti da «Definizione della poesia». «È un fischio che si estende acuto d'improvviso,/ è lo scricchiolio di ghiacci soffocati,/ è la notte che fa intirizzire la foglia,/ il duello di due usignoli..., l'immagine del canto dei due usignoli sia ben augurante per tutti coloro che vorranno percorrere le vie dei nostri poeti».
Antologia del Premio Letterario “Città di Monza 2008”
Le poesie che hanno salutato il decimo anniversario del Premio Internazionale di Poesia «Città di Monza 2008», sono state un inno alla vita. Noi che abbiamo visto nascere questo Premio, abbiamo assaporato ogni sua manifestazione con la massima attenzione alla crescita e allo sviluppo poetico che negli anni ha trovato sempre nuovi spunti di aderenza al vivere quotidiano. Non a caso la poesia vincitrice «Ricordando Pavese» di Antonio Capriotti è stata scritta nel centenario della nascita del grande Poeta. Nella prima edizione fu «Le donne dei Taliban» dì Marisa Elia, una poesia profetica di evoluzione come è poi accaduto in questi anni. Testimone del suo tempo, ogni poeta ha portato il proprio contributo nello sviluppo della nostra società dove ogni persona riesce a percepire le varie esigenze in modo unico e a tradurle in versi. La poesia della memoria diventa allora un «Viaggio nel luogo natale» come nei versi di Antonio Pistillo che lontano dalla sua terra d'origine riesce a descriverne la storia, gli umori e i profumi. Storie di uomini in cammino che attraverso l'anima rovesciata e distillata in poesia si interrogano ponendoci di fronte alle tematiche più varie, tra scenari inusuali quali in un «...Arenile di luce: /tra i segni di una recente mareggiata...» il giovane poeta Daniele Armando ci descrive nella sua poesia «Oceano», le emozioni si alternano in una metamorfosi dove «...piccole onde leccano affettuose/ la battigia bagnata...» con un senso di umana partecipazione all'evento della natura che compie la sua naturale evoluzione.
Dieci anni d'incontri con tante persone di differenti età, estrazione sociale, storie di vita che si sono incrociate grazie all'evento poetico, ìn nome di una capacità esplorativa e quindi di credibilità conoscitiva, unite nello stupore descrittivo del testo che non contrappone la poesia alla realtà ma semmai la immerge in essa.